
Concessione Edilizia: di cosa si tratta?!
Uno degli aspetti più rilevanti in materia di costruzioni sono i permessi e, tra questi, la concessione edilizia è il progenitore di tutti. Anche se da tempo è stata sostituita dal cosiddetto “permesso per costruire”, molti mantengono ancora il vecchio termine per indicare la licenza che consente la trasformazione urbanistica ed edilizia di una porzione di territorio, in conformità agli strumenti di pianificazione urbanistica.
Il concetto di concessione edilizia venne introdotto con la legge n. 10 del 28 gennaio 1977, nota comunemente come la Legge Bucalossi. Con questo provvedimento, il ministro eliminò la licenza edilizia e, con essa, il legame tra il diritto di edificare e la proprietà del suolo; per costruire su un terreno non bastava più solo possederlo, ma bisognava anche ricevere il permesso (la concessione) dall’amministrazione pubblica.
Le Regioni possono regolamentare, con leggi specifiche, le diverse opere edili o urbanistiche che richiedano obbligatoriamente il rilascio della Concessione Edilizia sulla base della loro incidenza sul territorio; per questo motivo può essere obbligatoria per interventi diversi in base al Comune di riferimento.
Tuttavia, le opere per cui è, di norma, obbligatorio richiedere il Permesso di Costruire sono:
- l’edificazione di nuovi immobili;
- interventi di ristrutturazione edilizia che comportino modifiche alla volumetria degli edifici ovvero mutamenti alla loro destinazione d’uso o quando si parla di una struttura edilizia in parte diversa da quella preesistente;
- importanti opere di ristrutturazione urbanistica.
Il rilascio di questa autorizzazione amministrativa, tuttavia, non è sempre obbligatoria; ci sono, infatti, dei casi in cui si può operare anche senza la Concessione Edilizia, ma ricorrendo a SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) o CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata).
Quando si parla di Concessione Edilizia in Sanatoria?
La Concessione Edilizia in Sanatoria, invece, entra in gioco quando l’opera edile è già stata realizzata, seppur senza rispettare le norme di legge. Al fine di regolarizzare il tutto, in certi casi previsti dalle normative vigenti, si può far ricorso alla Concessione Edilizia in Sanatoria.
Si tratta, nello specifico, di un procedimento amministrativo che può essere richiesto per regolamentare un’ opera realizzata, in tutto o in parte, senza il preventivo rispetto delle normative urbanistiche.
Se trattasi di un’opera totalmente abusiva, quando si rientra nei criteri di applicabilità, attraverso la Concessione Edilizia in Sanatoria, l’opera viene regolarizzata.
Questo permesso viene rilasciato a discrezione della pubblica amministrazione competente, solo se l’intervento risulta essere conforme alla normativa urbanistica ed edilizia vigente, sia al momento della realizzazione, sia al momento della presentazione della domanda di sanatoria.
Rossella Puglisi – Quattrovani Immobiliare