Destinazione d'uso: cos'è e a cosa serve

Destinazione d’uso edilizia: cos’è e a cosa serve

Destinazione d’uso edilizia: cos’è e a cosa serve

La destinazione d’uso edilizia è la funzione che l’ordinamento urbanistico riconosce all’immobile, in relazione a specifiche caratteristiche strutturali e architettoniche, oltre che in virtù della loro funzionalità. A tal proposito, di seguito le cinque principali categorie:

  1. Residenziale: questa categoria comprende abitazioni di qualsiasi genere, a patto che la superficie prevalente sia destinata ad uso abitativo.
  2. Industriale: la destinazione di un immobile industriale e artigianale indica un edificio con attività finalizzate alla produzione di beni di servizio e alla trasformazione di beni o materiali.
  3. Commerciale: in questa categoria, rientrano tutti gli immobili destinati alla vendita, dalla piccola fino alla grande distribuzione, oltre che le attività finalizzate alla somministrazione di bevande e alimenti.
  4. Turistico/ricettive: rientrano in questa definizione tutte quelle strutture destinate all’accoglienza di persone, quali alberghi, ostelli, campeggi, etc.
  5. Agricole: aziende agricole, zootecniche, colture, etc.

Si tratta, quindi, di un importante concetto di diritto amministrativo che comporta un fondamentale valore anche giuridico: se infatti si utilizza un edificio per una funzione diversa rispetto a quella certificata dalla sua destinazione d’uso, si compie un illecito.

È consentito effettuare un cambio di destinazione d’uso?!

Solo attraverso un cambio di destinazione d’uso è possibile modificare l’utilizzo cui è destinato un determinato edificio o una determinata unità immobiliare.

Cambio destinazione d'uso

Tuttavia, per effettuare il cambio di destinazione d’uso di un edificio occorre tenere in considerazione le norme previste dal piano regolatore generale del Comune nel quale questo è ubicato.

Fondamentale, al fine di comprendere quali tipi di autorizzazioni ed adempimenti sono necessari per richiedere il cambio di destinazione d’uso, è verificare se il mutamento di utilizzo dell’immobile comporti interventi edilizi.

La normativa in materia distingue, infatti, due tipologie di cambio di destinazione, a seconda che la mutazione sia:

  • funzionale: se al cambio di destinazione non è connessa alcuna opera volta a modificare la struttura dell’immobile, è sufficiente presentare la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), nonchè la dichiarazione che consente alle imprese di iniziare, modificare o cessare un’attività produttiva (artigianale, commerciale, industriale) senza dover tempi ed esecuzione di verifiche e controlli preliminari da parte dei singoli enti preposti;

Cambio destinazione d'uso

 

  • strutturale: qualora il mutamento comprenda modifiche strutturali, è necessario richiedere al Comune il permesso di costruire, ovvero un’autorizzazione amministrativa prevista dalla legge italiana, concessa dal Comune nel quale è ubicato l’immobile, che autorizzi l’attività di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio, in conformità agli strumenti di pianificazione urbanistica.

 

Rossella Puglisi – Quattrovani Immobiliare

 

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Destinazione d’uso edilizia: cos’è e a cosa serve ultima modifica: 2021-10-01T10:05:39+02:00 da Rossella Puglisi