Cos’è la cedolare secca e quando si può applicare?

La cedolare secca sugli affitti è il regime opzionale di tassazione sostitutiva dei redditi fondiari derivanti dai contratti di locazione di immobili ad uso abitativo, introdotto a decorrere dal 2011.Questa disciplina non riguarda le locazioni di immobili adibiti ad usi diversi da quello di abitazione, ossia quelli destinati allo svolgimento di attività industriali, commerciali, artigianali e regolati dai contratti “6+6” o “9+9”.

La normativa non fa espresso riferimento a determinate tipologie di contratti di locazione ad uso abitativo né tantomeno ne esclude qualcuna. Pertanto la tassazione forfettaria della cedolare secca si applica ai seguenti contratti:

  1. contratti di locazione “liberi”;
  2. contratti di locazione “concordati”;
  3. contratti di locazione transitori;
  4. contratti di locazione per studenti;
  5. contratti di locazione per uso turistico.

Le aliquote della cedolare secca in vigore dal 2014 sono due:

  1. 21% per i contratti a canone libero (i cosiddetti “4+4”, con riferimento agli anni della durata);
  2. 10% per i contratti a canone concordato (ridotta al 15% con il decreto legge sull’Imu 102/2013 e successivamente con il Piano Casa 2014), cioè stipulato sulla base di contratti-tipo definiti in sede locale tra organizzazioni dei proprietari e degli inquilini (“3+2” per la loro durata inferiore).
Cos’è la cedolare secca e quando si può applicare? ultima modifica: 2017-08-25T17:34:43+02:00 da Rossella Puglisi