
A circa 45 Km da Matera, in Basilicata, troviamo la città abbandonata di Craco, spettrale ma al contempo affascinante; un paese che, grazie alla sua storia, è riuscito ad unire arte, storia e paesaggio ovvero tutto ciò di cui è fortemente caratterizzata la cultura italiana.
Nella città di Craco, si vive un’atmosfera da suspense dovuta da un intreccio di cunicoli, da ripide scalinate e da case che si avvolgono attorno alla Torre Normanna, situata nella parte più alta della città.
E’ un luogo che esiste… ma che fondamentalmente non esiste.
Le strade della città un tempo fiorenti, a causa di un crollo risalente al 1963, caddero in rovina… gli abitanti, costretti a rifugiarsi e stanziarsi nel Borgo della Peschiera, dovettero così abbandonare l’intera città. Per tale ragione, si venne a creare, intorno ad essi, un miscuglio fra mistero e suggestione; si pensa, infatti, che ancora qualcuno possa vivere di nascosto tra le vecchie mura. La zona sembra essere sospesa nel tempo, ma non si sa in quale epoca… proprio per questo motivo è stata scelta come scenario di molti film, sia italiani che stranieri (“The Passion” di Mel Gibson, “King David” di Bruce Beresford o in “Basilicata coat to coast” di Rocco Papaleo).
La città è diventata anche meta turistica, infatti, è possibile visitare il paese munendosi di una vera e propria carta turistica, chiamata Craco-Card, ovvero una carta d’ingresso che può essere rilasciata solo dall’amministrazione comunale. Impensabile ma vero, la città non può essere visitata senza che ci sia una guida di accompagnamento ed, inoltre, bisogna firmare una liberatoria oltre che indossare un elmetto di protezione visto che parliamo di una città in rovina con case e strade ridotte a ruderi, avvolte dal solo silenzio… l’idea che un tempo le strade e i vicoli del paese erano popolate, fa quasi rabbrividire.
Stradine di pietra affiancate da case abbondate, ringhiere arrugginite, un vecchio cinema ormai in rovina, case disabitate con all’interno sedie rovesciate, tavoli con tre gambe e camini ormai freddi… Infine si arriva in cima e troviamo una piccola Piazza. Da qui si può vedere il Palazzo Grossi e l’ingresso della Chiesa Madre – ovviamente l’accesso è vietato in quanto parliamo di strutture ormai pericolanti – ed ancora uno dei monumenti più suggestivi ovvero la Torre Normanna, dal quale si può ammirare uno splendido paesaggio composto da infinite praterie e famosi calanchi.
Proprio per tutto ciò, si decise nel 2010, di scrivere la città nella lista World Monuments Found, ovvero la lista dei monumenti da salvaguardare nel mondo.
Rossella Puglisi – Quattrovani Immobiliare